Conferenza stampa di fine anno. Il Presidente Alghisi: “La CUC della Provincia di Brescia: un modello di efficienza in crescita”.

Partendo dall’esperienza maturata come Stazione Unica Appaltante, la Provincia di Brescia e le Comunità Montane della Val Camonica, della Val Trompia e del Sebino Bresciano hanno sviluppato un modello organizzativo per l’implementazione di una Centrale Unica di Committenza che, negli anni, è diventata una best practice apprezzata a livello nazionale.

Così, durante la conferenza stampa di fine anno del 20 dicembre 2021, il Presidente Samuele Alghisi, nel presentare i risultati ottenuti dall’Ente provinciale, relativamente alla CUC ha affermato quanto segue:

“Supportare gli enti, dal punto di vista tecnico ed amministrativo, è uno degli obiettivi di questa amministrazione fin dall’inizio del mandato. Nell’ambito del processo di rivisitazione del proprio modello organizzativo, questa Provincia ha cercato di interpretare al meglio il ruolo di “Ente di Area Vasta”, ponendo l’attenzione anche sull’ambito dei servizi e della centralizzazione e aggregazione delle attività di approvvigionamento da parte dei Comuni e degli Enti aderenti alla nostra CUC. L’idea è stata quella di istituire una cabina di regia insieme alle Comunità Montane bresciane, al fine di garantire livelli qualitativi elevati per rispondere al meglio ai fabbisogni espressi dagli Enti nella gestione dei pubblici appalti.

I servizi erogati dalla Provincia di Brescia hanno superato i confini provinciali agendo come CUC di Area Vasta. La stessa Provincia però ha ampliato ulteriormente il proprio raggio di azione comprendendo l’intero territorio regionale, in qualità di soggetto aggregatore. Infatti, la Provincia di Brescia rientra tra i trentadue Soggetti Aggregatori nazionali che, operando come centrali di acquisto evolute, contribuiscono al contenimento della spesa pubblica e forniscono ai Comuni e alle altre Pubbliche Amministrazioni della propria regione lombarda, servizi altamente specializzati per le gare aggregate, sgravando i Comuni dal peso burocratico derivante delle procedure di appalto, garantendo qualità, massima trasparenza e risparmi nell’azione di approvvigionamento di lavori, forniture e servizi”.  

I numeri danno evidenza delle performance di questo modello: in cinque anni di lavoro

·         gli enti aderenti alla CUC sono aumentati da 33 a 163

·         le gare gestite sono n. 1027 per un valore complessivo di volume d’affari messo a gara di 1,4 mld di euro

In totale sono state condotte 943 procedure per un valore complessivo di € 980.912.561,78 per le seguenti tipologie di appalto:

·         516 gare per affidamento di lavori per € 417.879.646,19;

·         392 gare per affidamento di servizi per € 466.863.645,80;

·         35 gare per affidamento di forniture per € 96.169.269,79.

Sul fronte delle concessioni e project financing, sono state svolte 84 procedure per un valore complessivo di € 431.350.254,45, così suddivise:

·         4 gare per lavori per € 19.199.348,83;

·         80 gare per servizi per € 412.150.905,62.

Si evidenziano in particolare le gare in materia di materia di gestione degli asili nido comunali, assistenza educativa scolastica e alle persone con disabilità, mense e trasporti scolastici, illuminazione pubblica e riqualificazione energetica, fornitura di energia elettrica, servizi di smart city, servizi assicurativi, fornitura di medicinali; parliamo di procedure che hanno aggregato complessivamente la spesa di più di 90 enti.

Negli scorsi giorni si sono concluse le attività di rilevazione dei fabbisogni per l’annualità 2022 degli enti aderenti alla CUC, al fine di programmare al meglio le attività della CUC, nell’ottica di aggregare la spesa pubblica e, al tempo stesso, di garantire le peculiari necessità del territorio. Ad oggi le procedure di gara programmate per il 2022 sono 147, ma è prevedibile un incremento dovuto al piano di investimento finanziato dal PNRR che porterà sul nostro territorio ingenti finanziamenti pubblici per il potenziamento delle infrastrutture locali.

“Sono anche in fase di attuazione specifici protocolli di intesa con alcuni Enti, tra i quali, in particolare, si evidenziamo quello con Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna “Bruno Ubertini” e quello con la Provincia di Cremona, per la gestione di procedure di appalto e condivisione di modelli organizzativi, di esperienze e competenze in materia di appalti” conclude il Presidente.

“Non per ultimo la Provincia, in qualità di Soggetto Aggregatore ha già gestito 2 procedure di appalto a livello regionale nei settori della manutenzione delle strade (segnaletica, bitumi e cloruro di sodio) e della manutenzione degli impianti elevatori degli edifici pubblici; inoltre è stata appena indetta una nuova procedura di appalto per l’affidamento dei servizio di sfalcio erba e potatura alberi sulle pertinenze stradali per un importo complessivo di 26 milioni di euro”.